lunedì, agosto 25, 2008

Verso Loch Ness

Abbiamo lasciato Edimburgo.
Troppi spettacoli troppo di tutto durante il fringe....

Siamo scesi verso il furgone alle sette di mattina.
C'erano due gradi e i vetri del bradford family erano completamente ghiacciati.
Ieri sera due ragazze scozzesi con cui abbiamo familiarizzato Jane e Lory ci hanno invitato ad una gita verso Enverness.

Ieri sera le ragazze ci hanno deliziato con una cena tipicamente scozzese : Salmone e trota affumicate con brown bread e butter per me e stracotto alla birra (che io ovviamente non ho mangiato) per il resto della banda contorrno di purè e cavolfiori....applepie per tutti.

Un po' ho rimpianto la nostra cucina ma ho cercato di non essere Unpolite.

Il viaggio attraverso le zone interne delle Highlands procede con una strana quiete.
Jane mi racconta della sua vita di precaria della scuola (tutto il mondo è paese) e di come arrotondi con le lezioni private...poi parliamo di teatro e del Bardo....zio willie naturalmente.
Nel frattempo ci circonda un paesaggio che ormai abbiamo imparato ad amare.
Valli, montagne, vaste distese verdi battute dal vento e chiazzate dai boschi.
E pecore sempre pecore e ancora pecore dappertutto.
Continuiamo a fermarci e a scndere dal bradford family ogni volta che qualche angolo di questa terra ce lo impone.
Siamo vicini alla costa orientale e le montagne lasciano spazio a colline basse.

Il silenzio calato all'interno della macchina solo a tratti è interrotto dalle esclamazioni di stupore da parte degli italici alla vista dell'impressionante quantità di conigli ai lati della strada.

Tra noi e Enverness rimane solo qualchilometro di statale e posso scrivere sulla mia molenskine.

Enverness è carina. Molto polite
Le persone sono ancora una volta di una cortesia unica, eppure qualcosa non va.
Jane e Lory non capiscono ci guardano e gli occhi dipingono una domanda "Are you good?"

Ne parliamo un po' ....
Non siamo pronti per la civiltà. Vogliamo essere rapiti, rapiti da ciò che abbiamo intravisto in lontananza , qualcosa che ci attira come un immensa magnetite.

Vogliamo continuare ad andare su. Verso le Highlands

Lory e Jane ridono "Crazy Italian" ci dicono e decidono di proseguire con noi....

Il nuovo mondo ci accoglie con una pioggia battente.
Fa fresco e c'è foschia. Lasciamo Enverness senza rimpianti.

Forse l'overdose del fringe festival ha investito il nostro desiderio di highlands e reso vittime tutte le città scozzesi....

Raggiungiamo facilmente Loch Ness, nonostante il traffico e la pioggia.
Non possiamo andare a nord senza comunque aver visto anche la Great Glen.
Il loch è avvolto dalla foschia. Esattamente come speravo.
Esattamente come spererebbe chiunque .
E' immenso e cupo.
Le sue acque scure sembrano fatta apposta per coltivare il mito di Nessie.
Intorno .....
C'è l'immancabile castello : Il castello del clan Urquhart.
C'è l'altrettanto immancabile museo del mostro.
C'è l'immancabile capacità di vendere miti e fantasmi che in queste terre sembrano trovare il loro habitat naturale.
Gli scozzesi sanno sfruttare benissimo Nessie , hanno saputo costruire un mercato così florido sul niente (magari con la sola eccezione della chiesa cattolica) come nessuno ha saputo fare.
Ma il niente devo amettere che qui in queste visioni si mimetizza bene.

Ora sono le highlands a chiamarci e per questo torniamo sulla strada.

Quando la pioggia ci avrà concesso una tregua.

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