giovedì, novembre 29, 2007

Non si esce vivi dagli anni 80...ma pure oggi

Qualche piccolo pensiero guardando il parlamento in questi giorni;

l’atteggiamento ondivago di gran parte della sinistra a sinistra di D’Alema è simile all’atteggiamento ondivago di Dini e compagnia cantante.

Dini lo fa chiaramente per ottenere poltrone, come l'amico suo Mastella.

La sinistra… (voglio essere ottimista) per tener fede al mandato del suo elettorato.

Ma (perchè c'è sempre un ma) se così deve essere, si dovrebbe uscire dal governo.

Ma(perchè ad un ma ne segue sempre un altro) così si favorirebbe Berlusconi, come fece Bertinotti qualche anno fa.

Insomma, non se ne esce, se non con profonde variazioni al sistema elettorale.

Oppure ....se a sinistra cercassimo di recuperare quella che fu la sinistra ...e magari ....oddio! questo è un discorso troppo complesso.

sabato, novembre 24, 2007

TEMPO

Ho appena finito di scrivere sull'armadio qualcosa dai "canti orfici" del folle di Marradi.
Mi sono concentrato sullo scorrere del tempo, oggi in particolare.
Non è certo cambiato nulla da ieri.
Ma il gioco psicologico del numero di giorni che volgono all'anno in cui tra sessantotto e duemilaotto correranno quarant'anni mi rende particolarmente attento al tempo:
sembrava sempre esserci il tempo per riprendere in mano lo studio del contrabbasso ,
ricominciare con le arti marziali, passare più tempo con chi mi piace e interessa, sfruttare le proprie potenzialità attoriali in maniera migliore.

Sembrava esserci sempre tempo per tutto.

Adesso mi sembra che il calendario abbia detto che il tempo è scaduto.

In casa, dal mio stereo le note di Bill Evans, sul letto un libro di Salvatore Niffoi,sul tavolo un biglietto per la replica pomeridiana di "carnezzerìa" domani al CRT,tra le dita l'ennesima sigaretta; tempo ....tempo....tempo

Fuori piove.

mercoledì, novembre 14, 2007

Un par d'anni

Ad ascoltar notizie diffuse mezzo stampa par che nell'italico paese che fu di Dante, Caravaggio, Michelangiolo, Verdi e Toscanini (così lo stereotipo è completo ) non si possa girar per strada senza che si rischi di morire.
Questo a detta dei numerosi analisti bislacchi che affollano le redazioni.
Eh sì , stupri, omicidi anche per mezzo dell'uomo in divisa, rivolte di frange ultras.....insomma un paese allo sbando.

Quasi quasi su consiglio di codeste redazioni mi trasferisco a Baghdad o a Beirut o in qualche anfratto di Sao Paulo e Lagos ....li sì che si gira sicuri per strada.

Ma detto questo .... malgrado tutto posso esprimer libera opinion sugli ultimi eventi che funestan la nobile arte pedatoria

Un paio d’anni di sospensione dei campionati di calcio non sarebbero poi ’sta gran iattura.
Per quello che è successo domenica, per quello che è successo a Catania (mi dole il cor nel nominarla) dieci mesi fa, per le mille e più schifezze che contaminano il calcio nostrano,che, diciamola tutta, è fracico nell’ intimo da tempo immemore ....un par d’anni senza pallone...sì facciam così.

mercoledì, novembre 07, 2007

Roberto Saviano e Salvatore Lo Piccolo (alcune riflessioni)

Roberto Saviano in televisione non è una consuetudine.

Il giovane scrittore casertano , balzato in cima alle cronache per le gioie (ormai è un best seller) ed i dolori (ormai vive scortato) del suo libro "Gomorra" era ospite domenica sera da Fabio Fazio.

Inutile ribadirlo "Gomorra" è un bellissimo e lucido affresco sugli affari dei clan campani e sul loro controllo ferreo del territorio nonchè sui rapporti con la grande finanza e con l'imprenditoria del nord, è la questione meridionale ed insieme un trattato su come l'Italia corra su certi binari, è un episodio di Koynè letterario tra il romanzato ed il trattato ,talmente ben miscelato che ha passato le barriere ed è riuscito ad arrivare a molti....

Era molto nervoso Saviano , non abituato a stare di fronte alle telecamere , l'ho visto toccarsi più volte la pelata , le folte sopraciglie , ho sentito la sua voce partire stentata e divenire fluida a poco a poco.

Gli argomenti ...tutti interessanti...bene o male tutto quel che c'era nel libro.

Ieri l'arresto del boss Salvatore Lo Piccolo e di suo figlio Sandro.
Piccola nota di colore durante le immagini dell'arresto...

Lui il vecchio boss ,in vecchio stile,sguardo scocciato e fretta di scomparire di fronte ai flash dei fotografi;

Il figlio Sandro, narciso, metteva i mostra tutta la sua bullesaca tracotanza, dal capello ben pettinato , alla collana ben in vista tra la polo aperta ed il maglione intonato.
Mi ha impressionato come guardasse in camera con la precisione di un attore professionista , sorrideva e mandava baci...pareva uscito in grande stile dalla casa del grande fratello.

Ho subito pensato a Roberto Saviano la sera prima e al suo imbarazzo di fronte alla telecamera;Ho pensato all'arresto di Cosimo Di Lauro così come viene descritto in gomorra , ne ha parlato anche domenica spiegando come i giovani boss ormai utilizzino cinema e televisione per far passare l'immaginario estetico cinematografico di se stessi sulla gente....

Ho pensato arrestare i boss è sempre una vittoria ,ma, sul piano culturale c'è ancora molto da fare....
Non per niente la nota più amara di Roberto Saviano :
da molti suoi conterranei viene ingiustamente accusato di aver gettato letame sulla sua terra....

A loro risponderei con il grande Fabrizio De Andrè

Dai diamanti non nasce niente
Dal letame nascono i fior

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venerdì, novembre 02, 2007

Commissione nel deserto

Scusate se torno su Italo Calvino...ma leggendolo ho pensato a Genova, a quei giorni, al nostro affanno,alla nostra incredulità,ai diesse che disertano la manifestazione del sabato, alla commissione d'inchesta bocciata con i voti di Mastella e Di Pietro.

“Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone”.

(Italo Calvino, Le città invisibili)