martedì, aprile 17, 2007

Il Mare, i beatles, Virginia...

Domenica mi sono svegliato piuttosto in paranoia perchè quel giorno ero a arrivato a 39 anni.

Ho subito pensato ad una massima di Epicuro :

Il Dolore non è poi così isopportabile.

Infatti se é intenso é breve, se é lungo non é intenso.

Solo che a volte il dolore non è né intenso né breve.

E’ dolore e basta.....

In questi momenti mi piacerebbe avere il mare vicino, camminare sulla sabbia lasciando le mie impronte con il vento che mi attraversa la pelle e gli occhi incantati a guardare le onde frantumarsi....
Lì sarebbe bello pensare ai miei 39 anni , ai progetti realizzati a quelli da realizzare e a tutto quello che vorrei...ma non posso.

Ma ahimè a Milano dove ti giri , ti giri, il mare non lo incontri nemmeno dipinto.

Così torno a pensare che a 39 anni è tutto sbagliato quello che faccio compreso il posto in cui vivo....

Prendo un disco dei Beatles ne ho davanti migliaia di scelte possibili ma prendo i Beatles ...chissà perchè....."I read the news today oh boy! about a Lucky man who made the grade..."

Bellissima.....ma la tolgo appena comincia il pezzo di Paul.

Metto Virginia Rodriguez " Pescador nao va pra pesca pescador nao va pescar...."

Non ho mai creduto ne in Dio ne al Diavolo , e non so se è il caso di credere a Yemanja ma in quelle frase sussurrate da Virginia Rodriguez alla sua senora do mar c'era una tale serenità che veniva voglia di lodare la terra , di pensare al mare....di respirare la vita .

Forse per qualche attimo il mare l'ho trovato.

martedì, aprile 10, 2007

L'Albero di Peppino

Cinisi, come seme di una grande pianta chiamata Sicilia, a sua volta piantata in un giardino chiamato italia,è divenuto il collante che ci ha uniti sotto un tetto a riflettere a scrivere ed a raccontare.
Ne è nato "Costretti a raccontare" uno spettacolo teatrale che avrà la prima il 28 aprile ad Arese.
E che verrà presentato al forum antimafia di Cinisi.
Perché Cinisi è uno dei luoghi in cui le radici di una pianta hanno scavato nel cemento, per guadagnarsi uno spazio di pensiero, di studio ( anche nell'accezione di amore) , di condivisione, di urlo,in modo esemplare,e per questo non ha potuto essere del tutto re- inabissato,anzi è stato uno degli avvii, da innaffiare.
Fare uno spettacolo teatrale è come fare una radio:
è mettere in piazza il proprio credo, rendere pubblico un paesaggio interiore, comunicare dei fatti, da labbra a labbra, da sguardo a sguardo, da petto al petto ,sia degli amici , sia dei nemici:
è una modalità che può (noi diciamo deve) essere complementare quella della cronaca o della documentazione pura, propria del Forum....è comunque essere costretti a raccontare per non tacere"

Questa cosa è stata scritta da Francesca una delle attrici dello spettacolo.
Francesca è giovane ha 23 anni e per questo trovo che sia la risposta migliore al vergognoso fatto avvenuto in questi giorni a Termini Imerese, dove alcuni ignoti hanno sradicato un albero piantato in memoria di Peppino Impastato scrivendo "Viva la mafia".

Freesud (di cui trovate il link sul blog) propone a tutti i giovani siciliani di piantare un albero per Peppino ....credo che tale proposta sia meritoria di divulgazione.

Per il 28 aprile il link : http://www.spaziogiovaniautogestito.it/lello/frameset.htm

martedì, aprile 03, 2007

ODI BARBARE

Chissà perchè , forse per associazione d’idee, mi sono tornate in mente per tutta la giornata le Odi Barbare che incrociai controvoglia da studente.

Mi sono tornate in mente leggendo la vicenda meravigliosa et perigliosa del sign Telecom o Pirelli
in arte Tronchetti Provera, detto anche l'imprenditore più indebitato del mondo.

Vicenda italianissima ahimè, un déjà vu sui libri di storia del rinascimento: Sforza, Gonzaga, Farnese, Marchesetti e duchetti imbelli e felloni, puttanieri e tagliagole incapaci di gestire una politica dignitosa riuscirono a svendere i loro stati a stranieri inaugurando invasioni di Lanzichenecchi ,pestilenze e successivi fasti del governo spagnolo in mezza Italia.

Faccio ammenda; ho pensato qualche volta (seppur in piena crisi di coscienza ideologica) che contro la corruzione di questo paese delle banane fosse necessario privatizzare tutte le partecipazioni statali che hanno inquinato la vita politica con il relativo voto di scambio , ebbene sì lo ammetto qualche volta l'ho pensato .
Ma svendere le autostrade agli spagnoli, l’Alitalia ai francesi, la telefonia ai messicani, e forse domani il gas ai russi, mi pare una cazzata degna delle lotte fine rinascimento.

Sempre più nel baratro ideologico con tanto di riflessione serale vi saluto.....